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Nato nel 1941 a Roma,Carlo Tamagnini(questo il suo vero nome)si è dedicato sin da giovane alla pittura,quando frequentava la scuola di Arti Ornamentali del comune di Roma in via S.Giacomo.Già dagli anni 60 patecipava a piccole mostre presso centri culturali in quartiere.Nel 1967,smette di dipingere per i successivi 30 anni,durante i quali però lavora come disegnatore grafico e publicitario,eseguendo bozzetti,sia per la grafica publicitaria presso un'importante ditta,sia in proprio,producendo anche grafica editoriale.

Riprende a dipingere solo nel 1996,,ma,evidentemente improntato dalla pluriennale esperienza di grafico,produce opere non più figurative-paesaggi,nature morte-come nell'ormai lontano periodo giovanile,bensi quasi astratte,essenziali,salvo rari casi in qui esegue opere su ordinazione con stile figurativo tradizionale "fotografico".Negli ultimi anni,ha partecipato a mostre organizzate da associazioni locali.

LUCREZIA RUBINI.

   Inin Gamat, nell’opera qui esposta, il cui titolo intero è la citazione dalla Bibbia del Salmo 8, versetto 4, che è l’opera n.105 eseguita dall’artista: “Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle, che Tu hai fissate...”, l’elemento spirituale viene declinato in una lingua essenziale, fatta di colori puri, prevalentemente il blu, e con forme libere, simboliche, che riescono con immediatezza a trasmettere concetti teologici complessi, rendendoceli accessibili. Autodidatta, non segue il corso di Isabelle, proviene da un’esperienza lavorativa di grafico.

LUCREZIA RUBINI.

L’Artista propone un’opera che dietro l’appariscente festosità dei colori e dell’esecuzione, nasconde invece l’allegoria della vita. Opera insolita, particolarmente interessante, il cui raccontare tocca in realtà temi profondi ed esistenziali.

LIVIA RAVALLESE.